Spheric, si propone come un programma alternativo adattato al fitness applicando i metodi dei grandi maestri, rispettando l’origine, rendendolo più funzionale, interessante e dinamico. Il risultato finale va da sé: miglioramento della consapevolezza, della mobilità, della flessibilità, della coordinazione, dell’equilibrio ma sopratutto dell’armonia psicofisica.

Spheric, colma in definitiva una lacuna, trasformando e riadattando il movimento rendendolo più armonico. La lezione è mirata a un lavoro sul tutto il corpo, attivando i vari sistemi bioenergetici. Indicato a qualsiasi livello di preparazione, versatile e avvincente, riesce a coinvolgere proprio tutti. Ciascun movimento ha caratteristiche di direzione, ritmo e di variazioni tipiche di base del Pilates, Educazione somatiche del movimento, Core integration e girokinesis permettendo di lavorare le catene cinetiche spirali, utilizzando movimenti ondulati e percorrendo delle traiettorie circolari.
La mia passione per il movimento mi ha spinta a unire questi metodi di lavoro per dare un’alternativa di approccio al movimento diversa agli utenti. Il programma non vuole andare a sostituire le normali lezioni di Pilates o core training, al contrario, va ad arricchire il vostro “background” tecnico, dandovi più possibilità di variare una classica lezione. Risultati, coinvolgimento psicofisico, armonia, benessere: Ovvero L’integrazione totale del movimento.

Spheric, che cosa è? Lo Spheric prevede una successione di esercizi che si compiono con l’ausilio di una pallina e allenano tutte le principali qualità motorie. Il workout prende spunto da forme di movimento e metodologie di training come il il Pilates , core integration e l’allungamento dinamico, tecniche posturali e educazione somatiche che si basano su un lavoro bilanciato, su un continuo controllo della postura e dei gesti, sulla fluidità dell’esecuzione. Nella lezione di Spheric il corpo è stimolato in modo dolce ma efficace e si abitua a compiere tutti i gesti con più facilità, un obiettivo importante per prepararsi a muoversi proficuamente e con minimo sforzo anche in tutte le attività quotidiane.
Gli esercizi sono caratterizzati da un lavoro ritmico ondulatorio o a spirale, che migliora la flessibilità, la mobilità, la coordinazione e che definisce la silhouette, tonificando i muscoli ma nello stesso tempo abituandoli anche all’allungamento e quindi mantenendoli affusolati.

Benefici globali Come tutti gli allenamenti che mettono in gioco contemporaneamente le varie qualità motorie dell’individuo, anche la lezione di Spheric si può considerare un training funzionale integrato. Ciò significa che non punta, ad esempio, a rinforzare con ripetizioni mirate un singolo muscolo alla volta, isolandolo dal resto del corpo, ma che prevede movimenti simili a quelli della quotidianità, in cui lavorano in modo integrato più gruppi muscolari e sono stimolate insieme le capacità di equilibrio e coordinazione.
Un altro vantaggio dello Spheric è la presenza di fasi di allungamento muscolare, molto utili per contrastare le tensioni localizzate che la sedentarietà, le posture scorrette e lo stress procurano. Questo si traduce in una maggiore mobilità, soprattutto a livello della colonna vertebrale, e nella prevenzione di squilibri, irrigidimenti e dolorosi blocchi.

La lezione “dei cinque elementi” Nel caso dello Spheric, però, le 5 fasi corrispondono a un’originale rielaborazione della teoria dei cinque elementi delle filosofie orientali: aria, metallo, fuoco, terra e acqua. Le fasi si susseguono in quest’ordine e ognuna di esse prevede esercizi con una specifica peculiarità, quindi ha caratteristiche diverse dalle altre. La fase aria I concetti di apertura, agilità e libertà associati all’aria coincidono perfettamente con le finalità di un riscaldamento, volto a mobilizzare il corpo e a prepararlo allo sforzo successivo. Gli esercizi “aria” prevedono movimenti ampi, di vasto respiro, con andamento circolare. Tenendo la pallina in mano e alternando la sua posizione da una mano all’altra, si eseguono ad esempio circonduzioni delle braccia, movimenti di apertura e chiusura delle gambe, flessioni e rotazioni del busto, combinando il tutto in modo vario e con ritmi diversi.

Fase fuoco Come l’elemento che li ispira, gli esercizi “fuoco” sono piuttosto vigorosi e hanno un ritmo vivace. Ce ne sono in posizione eretta o seduta, ma tutti prevedono lanci della pallina (che è poi afferrata in modi sempre diversi), scambi e passaggi in parte complessi da una mano all’altra, accompagnati da spostamenti del corpo nelle varie direzioni. Il lavoro sviluppa la coordinazione, la rapidità e l’equilibrio.

La Fase metallo E’ caratterizzata da movimenti di continuo passaggio dalla posizione eretta a quella a terra, tenendo variamente la pallina in mano. Si tratta di gesti che mettono in gioco equilibrio e coordinazione e simulano l’andamento oscillatorio di un’onda: ad esempio, partendo in piedi, ci si inginocchia, poi se scende in quadrupedia, ci si sdraia, quindi ci si rialza, per poi tornare al suolo su un fianco e rotolare sull’altro.

Fase terra E’ una fase abbastanza intensa per il lavoro muscolare che implica. Come anticipa il suo nome, si svolge a terra, seduti, prono, decubito laterale o in posizione supina.

Fase acqua Corrisponde al defaticamento tradizionale. Il richiamo all’acqua è legato al concetto di massaggio avvolgente e rilassante. Gli esercizi di questo gruppo, infatti, servono a sciogliere i muscoli che hanno lavorato e sfruttano la pallina per un automassaggio, che si esegue facendola rotolare sul corpo e soffermandosi soprattutto sulle aree più contrarre o affaticate. La respirazione diaframmatica accompagna i gesti, riequilibrando il battito cardiaco e favorendo il relax.